mercoledì 18 giugno 2008

UN SEMPLICE SFOGO!!!

Per caso poco fa mi è capitato di rileggere l'ultimo post che ho scritto e... mi è venuta più tristezza di quella che ho già (ed ho detto tutto).
E' come se non mi fossi riconosciuta in quello che ho detto. Sembravo felice, spensierata.. con tutti i problemi che esistono al mondo io sono riuscira a scherzare sulle rughe d'espressione. Che deficiente!!!
C'è proprio da ridere...
Oggi il mio post è un grido di rabbia, angoscia, paura!!!
Come si fa a rendersi conto un giorno di avere tutto dalla vita ed il girono dopo, forse proprio perchè ti vergogni di come stai, distruggere tutto??
Non è normale...non sono normale, è per questo che ho deciso di capire chi sono veramente..
Forse non arriverò mai a nessuna conclusione ma almeno posso dire di averci provato.
E sì, ogni tanto ci vuole che scenda anch'io dal piedistallo che mi sono con tanta cura costruita e scenda i mezzo a tutti. Devo ricordare di essere una persona qualsiasi. Una persona debole con i suoi difetti e pochi pregi.
La psicologa oggi mi ha detto di appartenere a quella categoria di persone affamate d'amore e quindi destinate, volenti o nolenti, a soffrire.
In continua ricerca d'affetto che, una volta trovato, per la tanta paura di perderlo, viene distruggo...cosi se ne può cercare di nuovo..
In pratica mi posso sentire felice per un attimo ed è proprio nello stesso che comincio a soffocare...BEL CASINO EH!?!
Rimmarrò per sempre sola?o migliorerò col tempo?
Non lo so...
Ho paura!!!
Ma sono fatta così e non posso farci nulla..
Magari nel prossimo post avrò capito chi è Michela e ve lo racconterò a tutti o magari semplicemente dirò quattro cazzate su come ho passato l'estate.
Non mi resta che dire...BO!!! CHI VIVRA' VEDRA'
Notte
Michela

sabato 16 febbraio 2008

UN GRIDO ACCORATO


Ci stavo pensando proprio prima..

Ero di fronte allo specchio e pensando a...... (non vi posso dire a cosa..)
mi è uscito un sorriso...di quelli miei, enormi, lucenti, in cui mostro tutti i denti, anche quelli del giudizio che ancora non ho... (chi mi conosce ce l'ha ben presenti....)

ed ecco che per la prima volta scopro una rughetta...

Bè, forse, chiamarla cosi alla mia età è un pò azzardato ma...allora mettiamola così:

Lo sapete cos'è in nostro corpo?a cosa serve?

E' semplicemente l'astuccio che contiene la nostra anima...per questo ci difende, ma ci aiuta anche a mostrare agli altri quello che ci è capitato nella vita, quello che stiamo vivendo e quello che magari vorremmo tanto vivere.

Quelle pieghe della pelle che le donne ormai attempate amano tanto chiamare "ruGhe", calcando così tanto il suono gutturale per dar loro un accezione negativa,non sono altro che i sentimenti che abbiamo provato fino a quel giorno.
é colpa di tutte le volte in cui ho riso che mi sono venute quelle famose "rughette" intoro alle labbra...e per quale motivo vergognarsene?anzi un grido accorato a tutte le donne:siate contente perchè è come se aveste un marchio indelebile delle emozioni che avete vissuto, cose che neanche la memoria potrà conservare tanto allungo.

E se da un lato troviamo il segno dell'allegria, dall'altro c'è anche quello della tristezza...la fronte così piena di ondine...una per ogni volta che abbiamo aggrottato la fronte,una per ogni volta che ci siamo lamentati,una per ogni volta in cui abbiamo pianto....

e allora se ci tenete tanto cominciate a lamentarvi di meno....cosi comincerete ad aggrottare di meno la fronte e le poche rughe che rimarranno saranno solo il frutto della sofferenza. Per quella purtroppo non c'è rimedio.

Basta botulino,basta creme,basta elisir della giovinezza!!!!!!!!!! apriamoci agli altri...solo cosi potremo far capire davvero chi siamo e da dove veniamo...solo cosi forse anche noi lasceremo un segno....meglio se nato da un sorriso in più che abbiamo generato.

Ho 22 anni, so che forse un giorno rileggerò queste parole e ci riderò su pensando:"quelle le chiamavi rughe?e queste allora che sono,canyons?".

ma non mi importa....ora la penso cosi e sai che vi dico...voglio gia bene alle mie rughette in viso.

Notte!

venerdì 15 febbraio 2008

LA VITA AL CONTRARIO

Potrebbe essere la soluzione...
La vita dovrebbe essere vissuta al contrario..
Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo e così tricchete e tracchete il trauma è bello che superato.
Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai migliorando giorno dopo giorno.
Poi ti dimettono perchè stai bene e la prima cosa che fai è andare alla posta e ritirare la tua pensione e te la godi al meglio.
Col passare del tempo le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora e le tue rughe scompaiono.Poi inizi a lavorare e il primo giorno ti regalano un orologio d'oro.
Lavori quarant'anni finchè non sei così giovane da sfruttare adeguatamente il ritiro della vita lavorativa.
Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e ti prepari per riniziare a studiare.
Poi inizi la scuola, giochi con gli amici, senza alcun tipo di obbligo e respopnsabilità, finchè non sei bebè.
Quando sei sufficientemente piccolo ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene.
Gli ultimi nove mesi te li passi flottando tranquillo e sereno, in un posto riscaldato con room service e tanto affetto, senza che nessuno ti rompe i coglioni....
E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo...
Woody Allen

mercoledì 6 febbraio 2008

SIAMO SOLI

"Io che ci credevo più di te...... che fosse possibile!

E smettila di piangere......

siamo soli....

siamo soli....

siamo soli.. "


Vasco è un pò che ce lo dice ma la gente continua ad avere paura. Ma di cosa mi chiedo io?

Certo,voi direte:"parli bene tu che sei sempre piena di gente intorno!!!"

e invece no...più mi sento sola e più mi rendo forte.

ma lo sapete perchè gli uomini di oggi soffrono di questa mancanza?

perchè non sanno guardare quello che hanno,buttano sempre un occhio un metro piu in là...e quando poi scoprono che la vista non basta loro per vedere cosa c'è...rimangono male e si lamentono...puntualmente si lamentano.

Lo diceva anche il piccolo principe:


“Degli uomini”, disse il Piccolo Principe, “coltivano cinquemila rose nello stesso giardino... e non trovano quello che cercano” “E tuttavia quello che cercano potrebbe essere trovato in una sola rosa o in un po’ d’acqua”... “Ma gli occhi sono ciechi. Bisogna cercare col cuore “ (Saint-Exupéry, 1943, pag. 108).


Ma cos'è la solitudine?

Se esiste una spiegazione essa può essere ricondotta alla natura di essa: essa tocca profondamente tutti gli uomini, è ineliminabile, ci accompagna per tutta la vita e, soprattutto, perché, per alcuni, i più fortunati, può diventare la strada della ricerca interiore.

E' quello che sta succedendo da un pò di tempo anche a me...da quando sono riuscita,lottando contro tutto e tutti,a cambiare vita, ho scoperto quanto di buono c'è nel sentirsi soli.

Prima era vittima di una dipendenza irrefrenabile dalla gente, dagli oggetti, dagli ambienti, dalle abitudini....ora non più...non ho più paura di non vedere le stesse faccie, di non trovarmi negli stessi luoghi, di sentire la nostalgia per qualcosa che non tornerà mai più

Penso che la vita sia un continuo divenire...sia lei che ti da in mano quello che devi usare per costruire ma che poi sia tu che ci devi mettere l'energia per farlo.

è proprio qui il punto...si deve trovare la FORZA di reagire, di usare ciò che abbiamo per costruirci un futuro,che sia nostro,solo nostro..poi se vuoi entrare,fallo pure,basta che chiedi il permesso. Mi sento sola perchè ho capito che solo io posso raggiungere i miei obbiettivi e nessuno mi aiuterà...ma non perchè gli altri sono un mucchio di stronzi, ma semplicemente perchè hanno già da pensare alla loro vita.

Spero di non cambire mai la mia opinione e spero soprattutto che questa forza che mi impartisce, continui ad esserci.

il mio non si chiama egoismo ma solo voglia di sopravvivere in quasta società di avvoltoi in cui io sono un semplice topolino. Non per questo mi lamento...

Sono contenta....mi accontento di un piccolo semino...o un pezzetto di formaggio, una casetta nel muro e Tom che mi aspetta per rincorrermi quando esco.

Solo questo..

Buona notte!!!

IL CIMITERO DEGLI ELEFANTI

L'IMMAGINE PARLA DA SOLA!

venerdì 25 gennaio 2008

Lentamente muore

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno
gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del
semplice fatto
di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una
splendida felicita'.
Pablo Neruda

mercoledì 23 gennaio 2008

IL PERIODO PIU' BELLO DELLA NOSTRA VITA
Quando fai l'università, le superiori sembrano cosi lontane,
Quando fai l'università, ti accorgi che prima non avevi visto niente,
Quando fai l'università, ti senti grande, quando la finisci ti senti già un po' vecchio,
Quando arrivi all'università ti senti spaesato, ma dopo due giorni già organizzi una cena,
Quando fai l'università, mordi la tua prima vera libertà, sei indipendente per cinque giorni a settimana,
Quando fai l'università, devi imparare a cucinare, impari a lavare piatti e cominci a bere caffè Quando fai l'università, i piatti nel lavandino superano la tua altezza
Quando fai l'università, la nutella finisce prima che sia notte e guarda caso non se l'è mangiata nessuno
Quando fai l'università, fumi il doppio di prima
Quando fai l'università, cominci a comprare il drum
Quando fai l'università, in casa hai 16 portacenerei rubati, ma non ne trovi mai nemmeno uno Quando fai l'università, tutti usano la cartigenica e nessuno la ricompra
Quando fai l'università, nel bagno puoi trovare anche tovaglioli e scottex
Quando fai l'università, il tuo bagnoschiuma buono...è come la nutella
Quando fai l'università, ogni bottiglia stappata in una cena, viene riempita di firme, e non la butti più
Quando fai l'università, casa tua è casa di tutti
Quando fai l'università, c'è sempre un po più di pasta per chi si ferma a pranzo o a cena
Quando fai l'università, c'è sempre una festa da organizzare
Quando fai l'università, il frigo ha confini precisi, anche se è triste
Quando fai l'università, la sanbuca non manca mai
Quando fai l'università, non esistono più muri bianchi
Quando fai l'università, ogni inquilino compra un calendario
Quando fai l'università, non parli più piano, alzi il volume della tv
Quando fai l'università, il tuo dentifricio....come per il bagnoschiuma
Quando fai l'università, in cucina punti alla quantità, non alla qualità
Quando fai l'università, tutti sono cuochi ma nessuno sa lavare quei cazzo di piatti
Quando fai l'università, il tg1 è troppo serio, studio aperto è troppo idiota, ma 'studiosport' è perfetto
Quando fai l'università, la seconda notizia di studio aperto è che un gorilla allatta un delfino Quando fai l'università, i simpson fanno ridere di più, perchè non li guardi mai da solo/a
Quando fai l'università, alle 16,00 ancora stai guardando 'seven heaven' o 'una mamma per amica' o Maria de Filippi
Quando fai l'università, è meglio avere 2 bagni
Quando fai l'università, e c'è un solo bagno, può capitare che mentre uno si lava i denti, uno si fa la doccia, un'altro sta sulla tazza, un'altro si asciuga i capelli, quello he aspetta fuori la porta si sta cagando addosso, ma stanno tutti parlando di Fxxa o di calcio.
Quando fai l'università, la sera non hai mai sonno, ma la mattina arriva dopo 4 ore
Quando fai l'università, vedi anche i film in terza serata
Quando fai l'università, la mattina è dura e se non si alza il tuo compagno di stanza, tu rimani a letto per solidarietà, se hai una singola è la fine
Quando fai l'università, se la mattina vai a lezione dopo aver fatto serata, vuol dire che a lezione c'è una/o che ti piace
Quando fai l'università, se tutti in casa stanno studiando, studi anche tu
Quando fai l'università, e il pomeriggio non hai voglia di studiare, ti metti a ripulire la tua camera, per ammorbidire i sensi di colpa e la tua camera luccica
Quando fai l'università, non hai mai un soldo per niente, ma per l'aperitivo si, è incredibile Quando fai l'università, è altamente consigliato non avere la playstation Se fai l'università, e sei al secondo anno fuoricorso, hai la playstation
Quando fai l'università, i termosifoni sembrano gratuiti, ma quando arriva la bolletta guarda caso nessuno si era scordato di spegnerli.
Quando fai l'università, il venerdì prepari il pranzo Svuota-frigo (Pasta tonno e mais probabilmente)
Quando fai l'università, e hai una chitarra, 2 canzoni su 10 sono di Ligabue e Vasco, una dei nirvana una di Bob Marley e una dei Green Day (GoodRiddance probabilmente)
Quando fai l'università, e hai una chitarra non c'è mai una femmina che ti sta ascoltando e se una ti chiede di dedicarle una canzone, la sera prima avevi stuccato 2 corde perchè eri troppo ubriaco per suonare
Quando fai l'università, e hai finito le lezioni, purtroppo devi finire di studiare a casa
Quando fai l'università, ti sembra che non finirà mai, o almeno cosi vorresti
Quando fai l'università, conosci un sacco di persone e quando finisci l'università non fare l'errore di scordarti di loro
Quando l'università è stato il periodo più bello della tua vita e hai nostalgia, vuol dire che stai scrivendo questa cazzata, ma non ti dimenticherai mai di quel periodo. Se fai o hai fatto l'università, hai qualcuno che ti permette o ti ha permesso di farlo e sei fortunato, non approfittartene, rigrazialo. Chi non fa o non ha fatto l'università non ride tanto a queste cazzate, ma non sentirti superiore a lui.

E POI LE CHIAMANO "BESTIE"

Amicizia tra cani e gatti: muore Arthur,Oscar fiuta la bara e lo disseppellisce



il migliore amico di Oscar, un cagnolino di 18 mesi, era il gatto Arthur. La notte condividevano la stessa cuccia, e di giorno erano persino alleati nello "scalare" il divano: uno faceva da supporto all'altro. Così quando Arthur è morto, Oscar non si è rassegnato all'idea di non poter più rivedere il suo compagno di giochi. E' riuscito a fiutare il punto esatto in cui il gatto era stato sepolto, nel giardino di casa, ha scavato una buca, e, una volta afferrato con i denti il corpo dell'animale, lo ha trascinato di nuovo con sé nella cuccia. "Quei due erano davvero inseparabili - raccontano i padroni, il 73enne Robert Bell e Mavis, che vivono a Wigan, in provincia di Manchester - Arthur era così grande che si sistemava sotto al divano, per permettere ad Oscar di salirci sopra. Quando il gatto è morto, Oscar ci ha osservati tutto il tempo mentre abbiamo scavato una piccola fossa in giardino". Poco dopo quel funerale, una notte, è uscito di casa utilizzando le piccola finestra che i padroni avevano fatto montare sulla parte inferiore della porta, e ha iniziato a scavare proprio nel punto in cui si trovava Arthur. Una volta riesumata la salma, lo ha trascinato con sé nella cuccia. Prima di mettersi a dormire, però, ha voluto ripulire il suo amico dalla terra, leccandolo con cura. "Era di nuovo tornato bianco, il colore del suo pelo", ricordano con commozione i padroni, che si sono trovati di fronte alla scena dei due animali rannicchiati insieme, la mattina successiva. Superato il comprensibile stupore iniziale, la coppia ha scavato un'altra buca, stavolta più profonda. Per cercare di compensare questa seconda separazione dal suo amico, hanno adottato Limpet, un altro gatto, che sta gradualmente diventando il nuovo compagno di giochi di Oscar.

MARCO STEFANINI