lunedì 12 luglio 2010

Un'emozione unica!


Ho bisogno di scrivere, di lasciare un ricordo indelebile qui, da qualche parte.
Ho provato una delle più belle emozioni della mia vita!
Studio Medicina Veterinaria, è la mia passione, e Venerdì ho vestito i panni dell'aiuto chirurgo per salvare il MIO cane. Lei si chiama Peggy, è una Barboncina Toy di 2.7 Kg, vive con un problema congenito al cuore che fino a quel giorno l' ha tenuta lontana da qualsiasi tipo di anestesia...per non correre rischi. Ma quel giorno è stata necessaria!
L'ho portata in clinica perchè il cardiologo voleva far vedere ad alcuni Studenti la patologia di Peggy, finito l'eco-cardio, prendo la sonda in mano e più per curiosità che per altro eseguo un eco-addome alla ricerca del suo micro utero. Altro che micro, il suo utero era gigantesco, con una parete spessa il doppio e tanto liquido al suo interno. Paura! Chiamo il Ginecologo, il mio tanto "odiato" Professor Catone e gli mostro la faccenda. Lui con il suo solito sarcasmo si mette a ridere e mi dice che me lo dovevo aspettare vista l'età del cane (10 anni) e il fatto che non era stata sterilizzata nei tempi dovuti. Capisco quindi che era qualcosa di grave, si pensava ad una piometra, viste le caratteristiche, quindi Morte Certa per la mia povera cagnolina. Comincio a chiedere qual'erano le possibili opsioni per salvarla ma l'unica cosa plausibile sembrava la chirurgia, con tutti i rischi annessi all'anestesia totale. Momenti duri, spettava solo a me la decisione, che però dopo molte lacrime non ha tardato a venite. L'operazione si farà!!! Parlo con il chirurgo, sempre il mio "adorato" Professor Catone al quale esprimo tutta la paura per l'intervento e l'intenzione di farlo aiutare da una mia cara amica esperta sul campo (io proprio non me la sentivo!). La sua risposta?!?! "O mi aiuti tu o io non opero, penso tu sia la persona più indicata!". E giù ancora lacrime, il cuore mi andava a mille pensando alla responsabilità di cui mi stava facendo carico. Dopo mille elucubrazione però, con tanta freddezza e rabbia nel cuore decido di aiutarlo io.
Arriva il momento, Peggy è lì sul tavolo operatorio che dorme, ma a me sembra già morta. La copriamo con il telo sterile e da quel momento in poi non ho fatto altro che ripetermi che ce l'avrebbe fatta e che dipendeva solo da me. Avevo negli occhi un istinto omicida mia ha detto dopo il Prof. ed è vero, avevo tanta rabbia generata da non so cosa che mi ha aiutata a non batter ciglio ma ad eseguire l'operazione. 1 2 3.....tutto fatto! si ricuce ma ancora nessun sospiro di sollievo, era il momento di risvegliare la mia cagnolina. Piangevo, le lacrime scomparivano però dietro la mascherina, e nessuno per fortuna se ne è accorto. Ma ad un tratto le stesse, mi sono finite tutte in bocca perchè mi è nata una risata a bocca aperta nel vedere i suoi occhietti aprirsi lentamente e guardarmi come a dirmi Grazie!
E stata un'emozione GRANDIOSA!
IRRIPETIBILE! o forse no, sarà il mio lavoro e vorrò provare ogni volta la stessa emozione perchè mi ha regalato tanta voglia di vivere!
Ringrazio enormemente il mio Prof. che mi ha convinta/costretta a fargli da spalla, la cara Anestesiologa sia per il suo indispensabile lavoro che per l'aiuto morale e a tutti i miei amici che mi hanno caricata!
Ciao a tutti!