Ricercatori dell'Università del Colorado si stanno battendo per dimostrare al resto della comunità scientifica, scettica in proposito, che cani, gatti, scimmie, elefanti, ecc… possono provare affetto, solidarietà, passione e soffrire fino alla morte per la perdita del compagno.
L'ultimo caso, indubbiamente diagnosticato dal veterinario come un vero e proprio crepacuore, è stato quello di un pastore tedesco stroncato da infarto alla vista del cadavere della compagna. Sono numerosissimi i casi di elefanti che sorvegliano il corpo della compagna morta, scuotendola per tentare di riportarla in vita, oppure di scimmie che si lasciano morire di depressione quando si rendono conto che non c'è più nulla da fare per l'amico perduto. Anche le teorie evoluzionistiche stanno dalla parte dei ricercatori del Colorado che si chiedono come si faccia a credere a Darwin e al tempo stesso sostenere che un sentimento come l'amore sia apparso all'improvviso, privilegio esclusivo della razza umana. Far accettare alla comunità scientifica che gli animali provino pene simili alle nostre costituirà il primo passo per trattarli meglio negli allevamenti, negli zoo, nei circhi, nei cortili e in casa.